Polizza Furto per le aziende: come scegliere quella giusta per te
Autore: Piero Pampirio
Polizza All Risks
Oggi le polizze All Risks più evolute hanno una sezione Furto, dedicata al danno da sottrazione/danneggiamento dei beni aziendali.
Caratteristiche costruittive dei fabbricati nella polizza Furto
Ci sono degli elementi essenziali su cui dovresti porre una particolare attenzione quando stipuli una polizza Furto.
Innanzitutto devi valutare le “caratteristiche costruttive” dei fabbricati che contengono le cose assicurate, generalmente considerate “condizione essenziale per l’efficacia della garanzia. In altre parole, se le caratteristiche non sono rispettate, la garanzia non è operante e il sinistro non ti viene indennizzato.
Nello specifico:
- I fabbricati devono essere costruiti in muratura o in altri materiali di analoga robustezza, comunemente utilizzati in edilizia. Di conseguenza le cose riposte sotto tensostrutture (generalmente definite “copri/scopri), in baracche ecc. non sono assicurate da una polizza Furto.
- Se la linea di gronda è a meno di 4 metri dal suolo, il tetto deve essere di cemento armato, senza lucernari che consentano l’introduzione all’interno. Attenzione: quando si fa riferimento all’altezza della linea di gronda (o di finestre, come vedremo più avanti) si intende sempre “dal suolo” o “da altre superfici o ripiani accessibili dall’esterno senza impiego di mezzi artificiosi o di particolare agilità personale”. Devi quindi valutare se esistono tettoie, balconi, bassi fabbricati, ecc. In tal caso l’altezza del tetto va misurata a partire dalla tettoia, dal balcone, ecc.
Polizza Furto: attenzione ai serramenti
Altro elemento essenziale che dovresti prendere in considerazione sono i “mezzi di protezione e chiusura delle aperture verso l’esterno dei locali che contengono le cose assicurate”. In parole povere, porte e finestre.
Una polizza Furto prevede sempre che i mezzi di protezione e chiusura abbiano delle caratteristiche minime in termini di materiali (legno, metallo, plastica rigida, vetro, ecc.), spessori, e sistemi di chiusura. Tali caratteristiche minime dipendono dall’età della polizza: quelle più recenti parlano di “adeguata robustezza”, le più datate dettano invece delle misure minime di spessore per i diversi materiali. In ogni caso, i serramenti devono sempre essere chiusi con “serrature, lucchetti o adeguati congegni manovrabili esclusivamente dall’interno”. Ad esempio, le tapparelle, anche metalliche, non dotate di ganci/chiavistelli interni, non posseggono i requisiti minimi richiesti dalla polizza Furto.
Che cosa accade se i requisiti minimi non sono rispettati (in gergo assicurativo si parla di “chiusure insufficienti”)?
Anche qui, dipende dalla singola polizza. In quelle più recenti viene applicato uno scoperto (si va da un 20 a un 30%) sul danno subito, a condizione che i ladri si siano introdotti nei locali attraverso “chiusure insufficienti”. Se invece, pur in presenza di chiusure insufficienti, i ladri si sono introdotti forzando chiusure idonee, il danno viene indennizzato integralmente.
Ma sono ancora operative delle polizze che considerano non indennizzabile il danno se i ladri si sono introdotti nei locali attraverso “chiusure insufficienti”. O addirittura – ma sono fortunatamente casi rari – vecchie polizze che applicano uno scoperto nel caso in cui esistano delle “chiusure insufficienti”, anche se i ladri si sono introdotti nei locali attraverso chiusure idonee.
Cosa dice la tua polizza Furto sulla modalità di introduzione nei locali?
Passiamo ora al terzo caposaldo dell’assicurazione Furto: con quali modalità i ladri si sono introdotti nei locali che contengono le cose assicurate?L’assicurazione opera a condizione che il ladro si sia introdotto nei locali:
- Violando le difese esterne con scasso/rottura dei mezzi di protezione e chiusura o con uso fraudolento di chiavi. In pratica, il ladro deve aver operato uno scasso mediante grimaldelli o altri simili arnesi, oppure con uso di chiavi false. E tu dovrai produrre la prova dello scasso.
- Con utilizzo di mezzi artificiosi o di particolare agilità personale. Questo è il caso in cui il ladro si introduce attraverso aperture che si trovano a più di 4 metri dal suolo, o da altre superfici e ripiani accessibili dall’esterno dei locali. L’introduzione avviene o mediante l’utilizzo di mezzi artificiosi (scale, funi ecc.) o grazie alla particolare agilità personale (es. con arrampicata).
- Permanendovi clandestinamente, con asportazione della refurtiva a locali chiusi. Qui si fa riferimento a una casistica fortunatamente molto rara, perché pone dei problemi di accertamento e di dimostrazione: il ladro si introduce nei locali, vi permane clandestinamente e poi esce, con la refurtiva, dai locali chiusi.
Tralasciando l’ultimo punto, in conclusione devi porre attenzione a tutte quelle aperture che si trovano a meno di 4 metri dal suolo: sono “idonee” secondo quanto previsto dalla nostra polizza? Le finestre si trovano a più di 4 metri da terra? Esistono tettoie, balconi, minori costruzioni che le rendono facilmente raggiungibili?
Polizza Furto
Polizze e impianti antifurto
Una riflessione a parte merita la presenza di un impianto antifurto a protezione dei locali.
Spesso la presenza dell’impianto antifurto viene contrattualizzata in polizza per poter fruire di uno sconto, ma è bene tenere presente quali impegni ti assumi in quanto assicurato, ovvero:
- l’impianto deve avere obbligatoriamente delle caratteristiche tecniche minime;
- l’impianto deve essere inserito ogniqualvolta nei locali non vi sia presenza di persone;
- l’impianto deve essere sempre mantenuto invariato ed efficiente (quindi sarebbe opportuno stipulare un contratto di manutenzione con una ditta specializzata);
- se in caso di sinistro si dovesse appurare il mancato funzionamento dell’impianto, il tuo assicuratore potrebbe applicare uno scoperto (generalmente 15-20%) o addirittura contestare l’indennizzabilità del danno.
Polizza furto: altre caratteristiche
Fatte tutte le opportune riflessioni e valutazioni sui punti precedenti, possiamo evidenziare ancora alcune caratteristiche della polizza Furto su cui dovresti porre la tua attenzione:
- Somma assicurata: generalmente si adotta il criterio del Primo Rischio Assoluto, cioè si prescinde dal valore complessivo dei beni contenuti nei locali assicurati e si stabilisce un “massimale” , cioè un limite entro il quale l’assicuratore indennizzerà uno o più danni che avvengano nel periodo assicurativo annuale. Attenzione, il massimale è annuo: in caso di sinistro puoi chiedere all’assicuratore di reintegrarlo, pagando il relativo premio. Si tratta tuttavia di una facoltà, e non di un impegno per l’assicuratore. L’entità del massimale da assicurare deve essere determinata stimando la quantità e il valore dei beni che i ladri possono trafugare, considerati i sistemi di protezione dei beni, la disponibilità di mezzi/attrezzature per caricare i beni su veicoli ecc., i tempi presumibili di intervento da parte di guardie private o forze dell’ordine, ecc.
- Danni ai beni: sono assicurati i danni causati dai ladri ai beni nel commettere o nel tentare di commettere il furto. Diverso è il caso degli atti vandalici: questi ultimi non sono sempre previsti dalla polizza Furto e, quando lo sono, prevedono generalmente un sottolimite. L’atto vandalico è il danno commesso non per rubare o per tentare di rubare un bene, ma solo per danneggiarlo, in modo gratuito. Non è sempre facile, nella pratica, distinguere fra le due tipologie di danno.
- Guasti dei ladri: si tratta dei danni ai locali, ai serramenti, alle recinzioni, alle serrature, agli impianti fissi automatici di allarme. Non è raro che questi danni siano superiori al valore dei beni trafugati, ed è bene non trascurarli in sede di stipulazione della polizza Furto. Si tratta generalmente di prevedere un massimale specifico, separato dal massimale principale.
- Rapina: nelle garanzie base di una polizza Furto viene sempre assicurata anche la rapina. È opportuno però verificare se la polizza prevede anche il caso in cui la rapina non sia posta in atto all’interno dei locali assicurati, ma all’esterno, costringendo poi la persona ad aprire i locali stessi. Si tratta di un evento non raro, che permette al rapinatore di superare i sistemi di antintrusione, anche i più sofisticati.
Per quanto riguada, infine, la determinazione del danno, generalmente l’indennizzo è effettuato o con il criterio del “costo industriale” per le merci, o con il criterio del “valore allo stato d’uso“, cioè considerando il deprezzamento dovuto alla vetustà del bene, per i macchinari, attrezzature, arredamento.
Contatta l’autore: redazione@progettoenergiaefficiente.it
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