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Metodo per crescere
Autore: Vincenzo Greco Manuli

In generale gli imprenditori sono costretti come criceti che corrono continuamente senza fermarsi in una ruota: passano la loro vita professionale a inseguire con impegno, fatica e sacrifici, clienti che non pagano, scadenze da onorare, dipendenti che non ascoltano, cambiamenti del mercato, prezzi che si abbassano, responsabilità e problemi. Proprio come criceti su una ruota, però, corrono tutto il giorno senza spostarsi di un centimetro.

La soluzione è managerializzarsi, creando e applicando nuove routine di management virtuose pensate per ridurre il tempo operativo e aumentare quello strategico.

Ciò che impedisce a molto imprenditori (soprattutto a quelli che conducono piccole o medie imprese a conduzione familiare) di managerializzarsi e applicare strategie, politiche, programmi e azioni coerenti e di successo, è il loro mindset.

La piccola azienda italiana è sorretta esclusivamente dal suo imprenditore e al massimo dai componenti della sua famiglia: la figura del manager sembra appannaggio esclusivo delle grandi realtà. Spesso, troppo spesso, le aziende passano di padre in figlio con poca fortuna. Questo perché la leadership non è ereditaria.

In Italia, poi, l’atteggiamento nei confronti dell’imprenditoria è ancora molto chiuso e oppositivo. Nulla a che vedere con mentalità come quella anglosassone, in cui le aziende sono considerate beni sociali e gli imprenditori vengono visti positivamente, distributori di ricchezza grazie ai quali la società può crescere e prosperare. Nessuno si preoccupa di quanto denaro guadagnano: ci si concentra piuttosto su quanto denaro distribuiscono, quante famiglie mantengono. Se l’imprenditore è colui che guadagna di più in azienda, è perché è anche colui che rischia di più: maggiore è il rischio, maggiore dev’essere il compenso.

Se una delle missioni virtuose dell’imprenditore è quella di distribuire ricchezza, allora dev’essere messo nelle condizioni di sviluppare quanti più business possibili, e questo non potrà mai farlo se è sempre oberato da operatività e responsabilità, perché si rifiuterà di formare e di delegare.

La buona notizia è che in realtà anche una piccola e media impresa a conduzione familiare può adottare un approccio manageriale e goderne dei vantaggi conseguenti.

Tutto comincia dai numeri.

Spesso nelle PMI ci si accorge dell’esistenza dei numeri quando improvvisamente mancano soldi in cassa o per pagare le tasse. Quando c’è un problema, l’unico numero a cui si affida l’imprenditore italiano è quello del commercialista. Quest’ultimo, invece, dovrebbe essere considerato come un valido professionista pagato per gestire l’impianto fiscale burocratico.

Non sta certo a lui fare un uso strategico dei numeri di un business: spetta all’imprenditore.

La nascita del Metodo per Crescere

Durante il primo lockdown del 2020, diversi colleghi (tutti imprenditori capaci e brillanti) mi hanno chiesto aiuto, confessandomi di aver perso l’orientamento o di non sapere gestire il momento difficile della loro azienda. Analizzando gli elementi in comune nelle loro storie, mi sono accorto che il fulcro dei loro problemi era la difficoltà di leggere e gestire i numeri delle loro aziende. Numeri che il più delle volte si trovavano altrove (in genere nelle mani del loro commercialista) e, se rimanevano in azienda, venivano comunque consultati solo raramente per un uso strategico.

Ciò che mancava loro era un piano d’azione basato su una corretta management routine. Da questa idea è nato un vero e proprio metodo che nei mesi successivi è stato adottato da molti imprenditori nell’ambito di un corso che avevo appena lanciato.
Non è stato semplice: ognuno partiva da settori diversi e con problemi diversi, chi di cassa, chi di vendite, chi di prodotto. Tutti, però, hanno cominciato ad adottare lo stesso metodo, e i risultati sono stati straordinari.

Chi ha applicato con continuità e costanza il metodo ha iniziato a uscire dallo stato di crisi più o meno marcata che stava vivendo. Avevano cambiato il loro livello di percezione e soprattutto il loro mindset, raggiungendo livelli di prestazioni sempre più interessanti. Alcuni, addirittura, nel giro di pochi mesi sono passati dall’idea di chiudere a quella di crescere.

Alla base del metodo c’è un’idea precisa:

ogni imprenditore deve lavorare per avere un’azienda scalabile, organizzata in modo da avere un vero e proprio sistema di business composto da piani, procedure e programmi grazie ai quali tutto funziona (anche se l’imprenditore non è presente).

Obiettivi chiari e procedure

Per creare un sistema efficace che generi business indipendentemente dal tempo dell’imprenditore è necessaria un’organizzazione orientata agli obiettivi.

Le procedure sono assolutamente necessarie per standardizzare gli approcci e migliorare l’efficacia e l’efficienza del lavoro, anche perché facilitano la vita dei nuovi arrivati, permettendo loro di apprendere più rapidamente.

Avere obiettivi chiari e sapere come lavorare ci aiuta a determinare i KPI (ovvero gli indicatori chiave di performance). Tramite l’analisi di questi ultimi, l’attività di miglioramento delle performance e controllo degli scostamenti viene molto semplificata, lasciando molto più tempo all’imprenditore per riflettere sulle proprie performance.

In occasione di appuntamenti ben strutturati e preorganizzati, l’imprenditore e i suoi fidati collaboratori devono analizzare gli scostamenti dei KPI rispetto ai piani e focalizzarsi su quelli che richiedono particolare attenzione.

La riflessione, però, non deve essere fine a sé stessa: deve essere il preludio a un’azione.

In seguito alla fase di analisi vanno programmati una serie di interventi correttivi tramite un action plan che definisca chi fa cosa, quando e come.

Il people file

Trovo molti utile, in particolare, la routine che ho chiamato people file, in cui si riportano in un unico documento tutti i dati disponibili sulle persone che compongono l’azienda: non solo tipologia di contratto, remunerazione e ruolo, ma anche capacità, potenzialità, ambizioni, obiettivi. Vengono inoltre annotate le linee di responsabilità e il calendario degli incontri con il proprio line manager per poter mappare i desiderata di carriera di ogni collaboratore, nella speranza che siano in linea con lo sviluppo aziendale.

La routine del people file ha un enorme valore, perché attraverso di essa è possibile individuare facilmente la presenza di eventuali gap tra ciò che un collaboratore attualmente fa e ciò che invece vorrebbe fare, tra ciò che è e ciò che vorrebbe diventare.

In questo modo si può intervenire investendo sulla sua formazione e quindi sul suo futuro.

È importante monitorare i proprio collaboratori lungo il loro viaggio: più l’imprenditore è vicino alla propria squadra e più il team sarà vicino all’azienda. L’imprenditore saggio sa che assumere una persona è un privilegio destinato a pochi e che è anche una grande responsabilità.

L’importanza della condivisione

La buona gestione aziendale prevede che in azienda non ci siano segreti.
Il risultato economico va condiviso: tutti devono conoscere il budget e quale contributo posso dare per raggiungerlo. È importante, a tal fine, organizzare dei momenti di verifica dei risultati, in modo da avere sempre sotto controllo la situazione.

Il fast closing, ovvero la chiusura economica rapida del mese, oggi grazie alla digitalizzazione dei pagamenti si può fare anche tutti i fine mese, senza attendere il dato dal commercialista. Non serve ricercare la perfezione o l’accuratezza del dato: ci si può accontentare di un dato sufficientemente accurato, basta che sia tempestivo.

Con in mano il budget elaborato l’anno precedente e i dati del fine mese, è possibile evidenziare eventuali scostamenti e cercare di porvi rimedio per tempo.

Un consiglio: sfrutta il visual management.
Esponi in tutti gli ambiti aziendali un X-chart che descriva il vostro obiettivo tra cinque anni, il budget di quest’anno, quali sono i miglioramenti da operare per raggiungerlo e le azioni da compiere per ottenere quei miglioramenti. Diffondere consapevolezza su cosa state facendo e in che direzione state andando, farà sentire i tuoi collaboratori più coinvolti e li aiuterà a vivere più intensamente l’esperienza di squadra.

Delegare per crescere

Una delle caratteristiche dell’imprenditore più efficaci per uscire definitivamente dalla corsa del criceto, però, è la sua capacità di delega. Qualsiasi tentativo di applicare nuove abitudini atte a ridurre il tempo operativo e ad aumentare il tempo strategico, senza delega non risulterà possibile.

Il leader visionario deve decidere quale foresta tagliare, ma spetta ai suoi manager decidere come farlo al minor costo e nel minor tempo.

L’imprenditore gioca sempre un ruolo fondamentale, in quanto modello per i suoi collaboratori. Gli anglosassoni dicono “managing by walk, not by talk”, per sottolineare l’importanza di gestire con l’esempio piuttosto che con le chiacchiere.

Tutto questo risulta ancora più facile e naturale se l’azienda ha una sua missione e se possiede una cultura d’impresa che vada ben oltre il risultato economico. Avendo cura di coltivare i valori che sono alla base della propria cultura d’impresa si otterrà una compagine aziendale coesa e molto resiliente, capace di implementare strategie vincenti anche se di difficile attuazione.

Se vuoi saperne di più visita il sito www.metodopercrescere.it o scrivi direttamente a info@metodopercrescere.it.

Dominare i numeri: il miglior metodo per crescere

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