
I due nemici degli innovatori
Autore: Vincenzo Greco Manuli
Cosa può portare una start up, ma anche una piccola o grande azienda ad un successo davvero sostenibile, che mantenga cioè il suo profitto nel tempo e generi valore per i propri clienti, sia interni che esterni?
Superare i due grandi limiti di ciascun imprenditore.
Il primo e il più potente dei nostri limiti è anche il nostro strumento più prezioso: il nostro cervello. Esso, per natura, è tarato per proteggerci. L’istinto di sopravvivenza è innato in tutti noi, e se da una parte ci mantiene vivi, dall’altra ci pone dei limiti, allontanandoci dalle cose che potrebbero modificare radicalmente il nostro essere in termini economici, di benessere, ecc. In fondo il nostro cervello è stato progettato per farci sopravvivere, non per farci arricchire. Le nostre abitudini ancora oggi sono guidate dalla parte rettiliana del nostro cervello che ci impedisce di rischiare.
Ed è così che molti imprenditori, davanti all’opportunità di rinnovarsi si bloccano per paura di buttar via anni di impegno e di investimenti, per paura di rischiare non solo il proprio benessere ma anche quello dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
Il secondo grande limite dell’imprenditore è dettato dalle sue credenze, che sono tutte frutto della sua esperienza. Se da piccolo ho sofferto la fame o ho preso un barcone per attraversare il Mediterraneo, è chiaro che ogni opportunità che arriva la colgo al volo. Ho visto il peggio, nulla mi spaventa, non ho limiti. Ricordate i primi cinesi che sono arrivati in Italia anni fa, che lavoravano sodo giorno e notte? Sono cresciuti e hanno resistito alle crisi del 2008 e del 2011. Erano e sono ancora oggi grandi imprenditori.
Se abbiamo un modello di business basato sul controllo del rischio, non possiamo pensare che la nostra organizzazione sia propensa all’innovazione. Sarà propensa piuttosto al controllo del costi, alla disciplina, all’efficienza, all’efficacia, ma non certo all’innovazione.
Un’azienda leader sul mercato è un’azienda che innova, che rischia, che non si pone dei limiti strutturali. E se c’è da aggiustare qualcosa in termini di flessibilità pur di raggiungere il suo scopo… lo fa, senza esitazioni.
Cosa devi fare dunque tu, imprenditore, per avere successo?
1. Prendere coscienza che è stata la tua esperienza a creare una credenza che filtra e guida i tuoi ragionamenti, e che questa credenza può essere e va riprogrammata facendo nuove esperienze. Quindi tenta, osa, innova.
2. Inizia a investire su qualcosa che può ammazzare il tuo business, mettilo in discussione. Hai un call center? Crea un nucleo (magari finanziandolo tu personalmente) per creare dei risponditori automatici. Perché se non lo farai tu lo farà qualcun altro.
Contatta l’autore: redazione@progettoenergiaefficiente.it
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