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Aria Compressa: basta misurare i consumi per ridurli?

Autore: Benigno Melzi d’Eril de “I Quaderni dell’Aria Compressa”

Fino a poco tempo fa, un flusso di aria compressa restituiva solo una parte dell’energia che aveva assorbito durante la compressione, perché l’altra veniva dispersa come calore. Oggi, la necessità di ridurre la spesa energetica ha imposto il recupero di quel calore, e non solo di quello acquisito dall’aria compressa, ma anche di quello generato dal compressore e smaltito con il lubrificante.

Nell’ultimo decennio, il sistema aria compressa si è grandemente evoluto in funzione del risparmio energetico, sia nella fase di generazione sia in quella dell’utilizzo, per ridurre al minimo la sempre temuta bolletta in arrivo a fine mese.

Oggi, per continuare a vendere i propri prodotti, anche in una fase di stasi nell’espansione industriale, molte Case costruttrici di compressori propongono ai propri clienti auditing energetici per dimostrare che, in tempi ridotti, col risparmio nei consumi di energia, riescono ad avere una macchina più efficiente, che permetta loro, successivamente, di ridurre i costi di esercizio e, se aziende energivore, di collaborare nell’ottemperare a quanto richiesto recentemente dalla legge.

Non tutti quelli che offrono questo servizio sono, però, attrezzati con strumentazioni idonee e, spesso, si avvalgono solo di pinze amperometriche, non utilizzando misuratori di portata che forniscono misurazioni reali, ma parametri di equivalenza tra energia assorbita e volumi di aria compressa.

Domanda: è forse sufficiente la misurazione dei consumi energetici per ridurli con l’introduzione di una macchina più efficiente, magari a velocità variabile? O, piuttosto, le riduzioni dei consumi sono ottenibili soprattutto con una diversa gestione delle macchine operatrici e della centrale d’aria compressa?

E dire che, tra non molto, avremo anche i compressori con indicati i diversi gradi di efficienza, come avviene per gli elettrodomestici… Ma, come detto, anche questo non basta. E che dire delle perdite? É più facile convincere un cliente a sostituire un compressore che a fargli rifare una rete di distribuzione che fischia da tutte le parti.

(fonte: “I Quaderni dell’Aria Compressa”)

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