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The Future of Events - Luigi Mercuri
Autore: redazione Progetto Energia Efficiente

Il settore dell’event industry è pronto a una ripartenza in grande stile, ma con un occhio alla sostenibilità.
Quali sono le caratteristiche di un evento sostenibile?

Ne ha parlato Luigi Mercuri di 20eventi nel corso del terzo appuntamento di The Future of Events, il ciclo di webinar dedicato alla ripartenza degli eventi dopo il lungo stop dovuto alla pandemia.

La sostenibilità non è figlia delle rinunce – ha dichiarato Mercuri durante il suo intervento -. Dotare le aziende di strumenti sostenibili per la realizzazione degli eventi non deve significativamente comportare delle rinunce né per chi frequenta l’evento né per chi lo organizza. Anzi, si tratta ormai di un’azione che rientra tra i nuovi obblighi di rendicontazione a cui dovrà sottostare chi fa eventi. Per la prima volta nella storia del nostro Paese, le aziende avranno degli obblighi non solo di natura finanziaria e fiscale, ma anche di natura sociale, e questo renderà certamente il mondo un posto migliore in cui vivere”.

Prima ancora di introdurre, la priorità è eliminare: “Per quanto riguarda gli obblighi normativi, quello che sicuramente impatterà più fortemente sul fronte catering all’interno degli eventi è la direttiva europea del 2019 (che era stata anticipata da una legge di bilancio del 2018). Lo Stato italiano è stato il primo al mondo a legiferare su una politica attiva per l’eliminazione della plastica. Ben un anno prima della Comunità Europea, l’Italia aveva già legiferato in materia, stabilendo che entro il 2029 il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto e riciclato. Le bottiglie, inoltre, non potranno più essere prodotte con il tappo separabile: il tappo dovrà essere sempre integrato alla bottiglia”.

Un cambiamento che dovrà cominciare subito: “Dal 3 luglio vigerà il divieto assoluto di utilizzare stoviglie monouso in plastica non riciclabile all’interno di un evento. Le aziende potranno trovare facilmente diverse alternative molto innovative, come le cannucce di cartone, gli involucri in cerapack (un cotone biodegradabile misto a cera d’api) o le stoviglie in Mater-Bi, un polimero di mais compostabile al 100% (quindi può essere smaltito nell’umido) con un’ottima resa ad alta temperatura. Un altro strumento davvero interessante da poco introdotto sul mercato da una giovanissima azienda italiana è il PCUP, il bicchiere intelligente che si basa su quell’usanza già da anni diffusa nel Nord Europa secondo cui consegnando il bicchiere usato al barman si riceve indietro la cauzione lasciata in fase di pagamento della consumazione. Quella del vuoto a rendere è una pratica che consente di eliminare quasi tutta la plastica da fiere, sagre e feste, che i creatori di PCUP hanno voluto sfruttare per creare degli speciali bicchieri in silicone alimentare, personalizzabili con scritte e loghi, super flessibili e indistruttibili (quindi molto più sicuri in un evento particolarmente caotico, rispetto ai bicchieri di vetro), dotati di un microchip interno per collegarsi a un’app dedicata ricca di funzionalità. L’utente può prenotare la sua bevanda tramite l’app, recarsi dal barista con il bicchiere in mano e attendere che questo appoggi il bicchiere su un apposito lettore, cosicché il pagamento possa essere finalizzato. Il bicchiere intelligente è riutilizzabile migliaia di volte: può essere riconsegnato o portato a casa per ricordo, ma ciò che conta è che non si trasforma in spazzatura”.

Oltre alla sostenibilità, oggi gli organizzatori di eventi pensano anche e soprattutto alla sicurezza dei partecipanti e degli operatori: “Una soluzione interessante già adottata da diverse società di catering per ridurre al minimo il rischio contagio è quella che prevede di consegnare ai partecipanti a un buffet dei cartoncini che riportano il nome del piatto scelto, in modo da ridurre al minimo gli sprechi e il rischio di contagio. Il finger food è un’altra tecnica molto utile in ottica di prevenzione del Covid, perché evita la presenza di cibo su grandi piatti da portata circondati e maneggiati da decine di persone”.

Naturalmente tutto questo non significa che vetro e ceramica non potranno più essere utilizzati, anzi: “La sanificazione termo chimica a cui vengono sottoposte le stoviglie e le posate all’interno delle lavastoviglie professionali, che vantano una temperatura dell’acqua superiore agli 80°, assicura una disinfezione totale a cui nessun virus può sopravvivere, nemmeno il Covid-19”, assicura Mercuri.

The Future of Events

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The Future of Events

Come evidenziato dall’esperto di certificazioni Angelo Freni nel suo intervento in occasione del secondo webinar di The Future of Events, per ottenere la certificazione di evento sostenibile bisogna dichiarare (e provare) come si intende gestire i rifiuti legati al cibo. Luigi Mercuri consiglia, a tal fine, l’utilizzo di soluzioni come quella proposta dall’app Too Good To Go: “Cedere l’invenduto a prezzi popolari potrebbe essere un’ottima soluzione per ottenere la certificazione di evento sostenibile ed avere anche un impatto sociale, permettendo alla gente di acquistare a basso costo cibo appena prodotto. Allo scorso Sigep, la fiera del gelato di Rimini, tutto l’invenduto che rischiava di dover essere buttato via, è stato tempestivamente distribuito alle gelaterie della città, che lo hanno venduto sottocosto e hanno devoluto in beneficienza il ricavato”.

In generale, tra le precauzioni che verranno adottate più comunemente per limitare la diffusione del virus, non mancheranno i cosiddetti “calendari allungati”, ovvero l’aggiunta di ulteriori date per spalmare i partecipanti in giornate diverse, magari suddividendoli per categoria di visitatori.

“Oltre a questo – ha aggiunto Mercurisaranno sempre più comuni gli eventi Figital, che includono quindi ambienti di realtà aumentata e virtuale che permettono di evitare assembramenti e gran parte dei rifiuti. A parità di investimento, tra l’allestimento di uno stand e la virtualizzazione della propria azienda conviene sicuramente la realtà virtuale, anche perché non va smontata a fine fiera, ma può essere riutilizzata più e più volte e sfruttata anche come strumento di marketing”.

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